Se capitate a Portobello Road in una bella giornata di Primavera, allora potrebbe accadervi di imbattervi in uno scorcio di questo tipo:
Sì, perché il quartiere di Notting Hill, dove si trova la celebre Portobello, è senz’altro un distillato di poesia, profumi e fascino. Veniteci di prima mattina ed entrate come prima cosa in una bakery a far colazione (io vi consiglio Gail’s, la mia preferita): con un dolce appena sfornato e una tazza di caffè nero bollente potrete pianificare con calma la vostra passeggiata. Insieme ai posti di cui ho già parlato nei post sul fast food e sullo slow food londinese, Gail’s è per me una tappa fissa, quando vengo a Londra, se capito in questa zona.
Diciamo la verità: i negozi di Portobello non sono particolarmente convenienti e, anzi, possono essere cari, molto cari. Vi sono tuttavia delle eccezioni. Un esempio? Il mio negozio di vestiti preferito, qui: Appletree Boutique London. Da Appletree troverete belle cose, molte delle quali di ottima fattura, a prezzi ragionevoli.
Proseguendo in su, verso la ferrovia, con una piccola deviazione a sinistra, si entra nella zona delle piccole librerie (vi ricordate il film Notting Hill, con Hugh Grant e Julia Roberts?). In questo tragitto, è probabile che, anche a voi come me, capiti di ritrovarvi ad un certo punto con il naso incollato a questa vetrina
Ecco, a questo punto entrare è d’obbligo. Entrare da Books for Cooks mette a dura prova un’eventuale dieta, vi avverto: l’odore di biscotto circola indisturbato in tutta la libreria e diverse lavagnette e briosi cartelli vi invitano a sedervi e assaggiare almeno uno di questi golosi cookies. Oppure, se preferite, potete tornarvi all’ora di pranzo, e degustare una zuppa calda e/o una torta salata o chissà cos’altro. Sì, perché questa amena libreria non si limita ad essere specializzata esclusivamente (ebbene sì, non troverete altro!) in libri di cucina, ma è anche un luogo di ristoro con tanto di tavoli apparecchiati di tutto punto tra gli scaffali. Ben più della classica libreria-caffetteria, dunque.
Risalendo su, verso la ferrovia, tra i banchi del mercato, vi ritroverete nello storico mercato dei vestiti vintage: che cosa ho comprato, qui? Nulla. Perché? Perché c’era troppo! E’ un mio difetto: quando arrivo in posti che offrono troppo, mi viene il panico da stordimento, non so da che parte cominciare, allora mi blocco e me ne vado. Fantastico. Beh, prendiamola come una buona scusa per tornarvi, magari di nuovo in Primavera, perché no.